Francesca Incudine

Francesca Incudine nasce ad Enna il 05.04.1987. Si appassiona all’età di 13 anni ai tamburi a cornice. Proprio in quegli anni comincia a studiare le percussioni e il canto per iniziare un percorso di formazione artistica che ad oggi continua a crescere e ad impadronirsi delle forme musicali che gli sono più proprie; tra queste, in particolari, la musica folk, di radice popolare che spazia fino alla world music. È proprio su questo campo che da qualche anno ha intrapreso anche la strada della canzone d’autore, scrivendo e componendo in siciliano. Tante già le esperienze artistiche che le hanno permesso di consolidare, dare nuova vita e linfa ad un percorso in continua crescita.

Tra quelle più significative la partecipazione al Premio per la World Music dedicato ad Andrea Parodi che nel 2010 le ha fatto conquistare insieme alla Compagnia Triskele il primo posto con la canzone “Fimmini”, il cui testo porta la sua firma; numerosi i premi arrivati invece nel 2013 con il brano “Iettavuci” (Premio della Critica, Premio Miglior Testo, Premio Migliore Musica, Premio dei Bambini).

E ancora nel 2013 l’esperienza della 7.luas.mythos.orchestra, progetto artistico di grande spessore della fondazione Sète Sòis Sète Luas di Marco Abbondanza, sotto la direzione del portoghese Andrè Santos, che la vede impegnata in tour nazionale e internazionale, tra il Portogallo, l’Italia, la Francia, la Grecia, il Brasile insieme ad artisti di nazionalità diverse.

Da Milano invece arriva un importante riconoscimento nell’ambito del concorso nazionale per cantautori “L’artista che non c’era” svoltosi al CPM nel giugno 2014, dove conquista il Primo Premio e il Premio Speciale Muovi la Musica.

Nel febbraio 2015 viene invitata alla rassegna “Parabiago d’autore” a Parabiago per l’apertura del concerto di Davide Van De Sfroos.

Tra Giugno e Luglio partecipa agli eventi artistici di Expo a Milano con due spettacoli musicali: “Il casellante” di Andrea Cammileri, produzione del Teatro Stabile e “DiVentoTerra” produzione della Compagnia dell’Arpa.

Ad Ottobre 2015 è tra le dieci finaliste al Premio “Bianca D’Aponte” ad Aversa, unico premio nazionale per il cantautorato al femminile.

A Febbraio 2016 viene invitata, insieme all’Associazione Muovi La Musica, ad esibirsi a Casa Sanremo, al Palafiori, in occasione delle attività collaterali del Festival.

Al Premio InCanto, i 20 settembre conquista diversi riconoscimenti:

(Premiodella Critica “Piero Calabrese”, Premio Miglior Performance, Premio Indiegeno Fest e l’accesso in finale al premio Musica Controcorrente).

Per l’anno 2016 è vincitrice del Premio Botteghe d’Autore ad Albanella (SA), dove conquista anche una menzione come Miglior Arrangiamento con il brano inedito “Linzolu di Mari”

 

COMU FUSSI PICCIRIDDA

Testo: F. Incudine

Musica: F. Incudine/M. Tumminello

Sorriso di limone e occhi azzurri e veri

Due mani, due carezze per scacciare via i pensieri

E i dolori come spine li mettevi lì a dormire

Con due note di chitarra, due risate e una preghiera

Quella della sera che imparammo insieme

Stretti nella mano la imparammo a metà.

Resto in ascolto del tuo silenzio

Perché possa spiegarmi che giro fa

L’amore prima di riportarti a casa

Che casa più non è, casa più non c’è.

 ORA TI CANTU STA ME CANZUNA

COMU FUSSI PICCIRIDDA

UNNI CANTI QUANNU SCURA

E CCI PENSI A DDI PAROLI

LU MEGGHIU TEMPU È CHIDDU CA VENI,

MA OGNI TANTU PO’ MACARI SBAGGHIARI

UN TI SCURDARI E FA FELICI LU CORI

TI FAZZU UMBRA SI TI VOI ARRIPARARI.

 Il tempo io lo so, è solo per gli audaci,

il tempo è troppo svelto con poche luci.

Ritorna, stammi accanto e dammi mille baci,

domani è un altro giorno di tempesta

la vita che ho per darti tutto è solo questa.

 Resto in ascolto dei tuoi respiri

Perché possano dirmi quale strada seguire,

Come riportarti a casa

Che casa ancora è, casa ancora c’è.

 ORA TI CANTU STA ME CANZUNA

LA ME VUCI CCHIU NUN TREMA

SEMU ANCORA PICCIRIDDI

N’IMBRIACAMU CCU LI STIDDI.

LU TEMPU PASSA ED È TEMPU CA NUN TORNA

TURNAMU ANCORA A SUNARI A DU MANU

PARLAMI ANCORA D’UN PAISI LUNTANU

UNNI LA GENTI HAVI CORI SINCERU.

 Adesso è casa, è casa per me

Questa è casa, è casa io e te.

Traduzione

 

 

Ascolta il brano:

Autore 2016

Pino Daniele