Photogallery Edizione 2016
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Biografia di Michele Erba
Laureato in Ingegneria Edile c/o il Politecnico di Milano nel dicembre del 1996
Imprenditore nel campo Edile e degli allestimenti delle navi da crocie
Scrivo canzoni dall’età di 11 anni, per hobby, per divertimento e
perché certe cose non possono rimanere dentro
Mi piacerebbe sapere se qualcosa di quello che ho scritto può servire anche a qualcun altro.
Nelle mie musiche (molto semplici essendo solo uno strimpellatore, pure scarso, del dopolavoro) e soprattutto nei miei testi, c’è sempre il tentativo di far sì che un’esperienza mia possa diventare in qualche modo di tutti.
Quando sento di dover comporre una canzone mi sembra di avere l’opportunità di poter scavare nella profondità di quello che sono fino a quel punto estremo ed essenziale che è comune ad ogni uomo: il cuore. E’ così forse che una cosa tua può diventare per tutti…
GIOCHI DI SGUARDI (Testo e musica di Michele Erba)
Bimba che ti muovi sui miei passi che percorrono i tuoi passi
Tu che tocchi quel che tocco solo perché l'hai toccato
Che respiri tutto il fiato che stanotte ho respirato accanto a te
Bimba quante volte nei tuoi occhi ho visto occhi illuminarsi
Prender luce dalla luce di chi li ha dati alla luce
E poi sprofondar nel sonno perché sanno che ritroveranno te
Bimba ne è passato dal passato quando tutto è cominciato
Cose che ha deciso altrove Chi nel cielo tutto muove
E quel segno sul tuo viso è un sorriso nuovo che rimane a me
Bimba ormai è solo un gioco di sguardi per guardare dove guardi
Raggio che toccando il mare verso l'alto si riflette
Per volare verso il sole so che io devo guardare solo te
Quanto vorrei abbracciarti amore mio, per riposare il cuore
Sentir la mente nei giorni peggiori perdere tutto il peso dei pensieri
E ritrovar quel filo delicato che ormai credevo si fosse spezzato
A cui aggrapparsi per uscire fuori e ridare voce ai vecchi desideri
Quanto vorrei abbracciarti amore mio, per poter dire al mondo
Che niente ci potrà più spaventare se non ci si volterà mai le spalle
Pestar la testa ancora contro un muro, chissà se adesso ne sarò sicuro
Che non esistite niente di più folle che divider ciò che è unito dalle stelle
Bimba se la mia mano ti sfiora ogni gesto si colora
Mille baci cento baci e poi mille baci ancora
Per dipingere ogni istante più importante che ho passato insieme a te
Bimba quella costola rimossa le mie ossa le tue ossa
In silenzio piano piano dammi ancora la tua mano
Per sentire tra le dita la promessa che la mia vita è con te
Quanto vorrei abbracciarti amore mio, per riposare il cuore
Sentir la mente nei giorni peggiori perdere tutto il peso dei pensieri
E ritrovar quel filo delicato che ormai credevo si fosse spezzato
A cui aggrapparsi per uscire fuori e ridare voce ai vecchi desideri
Quanto vorrei abbracciarti amore mio, per poter dire al mondo
Che niente ci potrà più spaventare se non ci si volterà mai le spalle
Pestar la testa ancora contro un muro, chissà se adesso ne sarò sicuro
Che non esistite niente di più folle di divider ciò che è unito dalle stelle
Bimba che ti muovi sui miei passi che percorrono i tuoi passi
Tu che tocchi quel che tocco solo perché l'hai toccato
Che respiri tutto il fiato che stanotte ho respirato accanto a te
Bimba ormai è solo un gioco di sguardi per guardare dove guardi
Raggio che toccando il mare verso l'alto si riflette
Per volare verso il sole so che io devo guardare solo te
Ascolta il brano: