Chiunque può costatare che, oramai da quasi un ventennio, la musica ha ceduto il passo allo show televisivo.

Una canzone, senza immagini, sembra non avere lo stesso valore, come se  per tramettere le emozioni di una canzone, non bastassero le parole, la melodia e l'interpretazione degli artisti.

Così lo spettatore è maggiormente coinvolto se vede lo spettacolo canoro, la scenografia, i costumi degli artisti,  la loro foggia e il loro look, catturando cos' sguardo.

La canzone passa in secondo piano; così si riesce a farsi piacere anche brani, non eccelsi, ma che hanno un ritmo particolare ma soprattutto grazie ala presenza scenica, alle coreografie, ai balletti di contorno.

I talent hanno insegnato tutto ciò e hanno trasformato il palco in una arena, dalla quale solo pochi escono vivi e vincitori.

E' chiaro che le performance dal vivo, danno un'energia e una compartecipazione diverse e imparagonabili ma, prima di queste esibizioni live, per gli artisti c'è stata una lunga gavetta, alle volte venti anni e non tutti hanno avuto la stessa sorte. 

Erano anni che pensavamo di fare riprendere alla Radio, la sua funzione originaria per la musica, e non subalterna alla Televisione e alle immagini.

Sembra una sfida titanica nel XXI° secolo permeato di immagini e senza le quali sembra non esista un futuro. 

Pensate per un attimo a un non vedente.  Credete che questa persona possa apprezzare meno di un vedente  una canzone? Al contrario noi crediamo che le sensibilità di un non vedente siano acuite e che possa apprezzare tanto se non di più una bella canzone.

Allora noi vorremmo tentare di aprire una nuova strada per la musica d'autore, una musica che si possa sentire e non avere bisogno degli occhi per essere apprezzata.

Oggi la tecnologia, ha addirittura messa al lato la radio classica che, peraltro, ha bisogno di sponsor per esser messa in onda, quindi soggiacere a ragioni di economia per la scelte dei palinsesti musicali e la musica oggi si sente con i cellulari, gli smartphone, i tablet, i pc, insomma in digitale.

Radiofonia d'autore nasce con lo scopo di riportare l'ascolto delle canzoni alle origini, al tempo in cui Nunzio Filogamo, che i giovani non sano neanche chi sia, nel 1951 inaugurò la prima Edizione del Festival di Sanremo per la EIAR, poi diventata RAI, e lo condusse fino al 1954 al motto: "Cari amici vicini e lontani, buona sera".

Pochi i presenti a Sanremo e pochi i cantanti, che erano degli interpreti, infatti vinceva la Canzone, non il cantante. Il festival si sentiva attorno alle 20, seduti attorno ad un tavolo o in salotto e tutti, come oggi, facevano i pronostici.

Sono passati 70 anni da quella prima Edizione ma noi vorremmo che lo spirito fosse quello; unire le famiglie, gli amici (magari anche in chiave moderna in un gruppo FB per sentire la canzone Italiana.

Però introduciamo una notevole innovazione, che forse poi si potrebbe dire una riscoperta, gli artisti che si iscriveranno dovranno presentare due canzoni inedite. Una in Italiano e una nel linguaggio dei territori alla riscoperta di tradizioni secolari che hanno fatto grande la nostra Nazione.    

Buona Musica d'Autore